La disinfestazione contro le formiche richiede un trattamento sistematico.
Il riconoscimento della specie, come sempre, è importante per ricavare informazioni circa il comportamento e la probabile localizzazione dei nidi, le preferenze alimentari (per scelte tra esche a base zuccherina o a base proteica).
Accurate ispezione dello stabile ed interviste a chi, abitando o lavorando nell’area infestata, ha potuto osservare ed individuare le vie da cui le formiche entrano e si spostano all’interno dello stabile, consentono di reperire informazioni utili per individuare i nidi. A ciò contribuisce anche l’individuazione della presenza di formiche alate. Il monitoraggio con esche (gocce di miele od insetti disseccati) può essere utile per seguire il percorso dalle operaie verso il nido.
Gli insetticidi ad azione residuale permettono di ottenere il miglior risultato quando sono applicati direttamente sul nido. In presenza di anfratti, interstizi, cavità chiuse è utile insufflare polvere secca in lieve strato, o nebulizzare finemente con un prodotto ad azione residuale. L’applicazione di quantità esagerate di formulati insetticidi deve essere evitata perché comporta un effetto repellente e buona parte delle formiche tenderà ad evitare l’area trattata.
Se il nido è scavato nel legno bisognerà cercare di rendere il supporto il meno aggredibile possibile, ad esempio impregnare con insetticidi tutte la superficie e le fessure del legno.
Infine se il nido è ubicato nella fondazioni di un edificio o comunque in luoghi non accessibili possono essere impiegate con successo esche basate su insetticidi regolatori di crescita.
Per gentile concessione di: disinfestanti.it
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